La Rodiola (Rhodiola rosea) è una pianta della famiglia delle Crassulaceae. È nota per essere un adattogeno vegetale con proprietà dimagranti, molto utile contro stress e i cambiamenti di umore. Scopriamola meglio in questa voce di glossario.
La pianta antistress
L’estratto secco di radici di rodiola ha azione adattogena, antistress, favorente in generale le capacità di apprendimento e di memoria, motivo per il quale è ben conosciuta nella medicina popolare siberiana.
Tali proprietà, scientificamente provate, sono riconducibili alla presenza di glicosidi fenilpropanoidici, in particolare il salidroside e la rosavidina, la cui struttura chimica è simile a quella della siringina (eleuteroside B), uno dei principi attivi dell’eleuterococco. Il salidroside ha inoltre effetto anabolico, che migliora la capacità lavorativa e il rendimento organico. Produce inoltre un aumento della concentrazione plasmatica di beta-endorfine in grado di normalizzare gli squilibri endocrini indotti dallo stress regolando l’assorbimento del cortisolo.
Il cortisolo viene sintetizzato per rispondere al fabbisogno energetico tramite stimolazione delle ghiandole surrenali, e induce aumento della gittata cardiaca, innalzamento della glicemia, aumentando la produzione di glucosio nel fegato con la riduzione dell’attività dei recettori dell’insulina, riduce la risposta immunitaria, la produzione di collagene e della matrice ossea. La rodiola agisce come regolatore della sintesi del cortisolo.
Ha azione cardioprotettiva, è efficace nel ridurre tachicardia e palpitazioni indotte dall’ansia, ha azione adattogena migliorando la risposta allo stress, la resistenza allo sforzo e facilitando la riduzione dei tempi di recupero dopo un esercizio intenso. Migliora la qualità del sonno.
Ha proprietà dimagranti dovute alla capacità di attivare alcune lipasi che inducono la liberazione dei grassi dai tessuti di deposito (lipolisi) rendendoli fruibili a livello metabolico per produrre energia.
Sperimentalmente è stato riscontrato che la assunzione di rodiola determina un incremento di circa il 30% dei livelli di serotonina, ormone che induce una serie di reazioni a livello sistemico che possiamo così sintetizzare:
- Nell’apparato gastrointestinale stimola la peristalsi, cioè l’attività della muscolatura enterica, favorendo la digestione.
- Nel sistema nervoso centrale regola l’alternanza sonno/veglia: la serotonina è un precursore della melatonina, ormone che si produce al buio, responsabile del sonno perché alla base del ritmo circadiano dell’organismo;
- Regola il senso di fame/sazietà: maggiori concentrazioni di quest’ormone determinano la precoce comparsa del senso di sazietà.
- Influisce sull’umore: la serotonina è l’ormone del benessere e della felicità; a minori livelli di questo neurotrasmettitore sono associati stati di ansia, malessere generale, astenia e depressione. In tal senso, esercita un ruolo specifico nella prevenzione e nel trattamento della depressione.
- Memoria: questo mediatore chimico è strettamente connesso alla concentrazione, alla memoria e al processo di apprendimento. Le persone affette da depressione hanno difficoltà a concentrarsi e a memorizzare le informazioni, risultando sempre distratte e assenti.
- Desiderio sessuale: modula la libido, agendo sulla regolazione della sessualità.
- Nelle piastrine e nel plasma: esercita un’azione vasodilatatoria, abbassando la pressione arteriosa. Livelli insufficienti di quest’ormone provocano ipertensione.
- La produzione di serotonina è un processo fisiologico naturale, attivato dai recettori nervosi del tratto gastrointestinale e del sistema nervoso centrale, la cui secrezione è stimolata dalla rodiola.
I glicosidi contenuti nella radice di Rodiola incrementano inoltre i livelli di dopamina, che produce anch’essa una serie di effetti generali sull’organismo:
- Controllo motorio: è fondamentale per consentire un corretto equilibrio dell’attività motoria. Bassi livelli di quest’ormone sono all’origine del morbo di Parkinson, mentre un’eccessiva secrezione di dopamina provoca l’insorgenza di tic nervosi.
- Sensazione di piacere: è sicuramente la funzione più conosciuta, in quanto la sua liberazione genera una sensazione di benessere psicofisico e profondo appagamento.
- Meccanismo della ricompensa: dà la giusta motivazione per raggiungere i nostri obiettivi.
- Inibizione della produzione della prolattina: è in grado di inibire la secrezione di prolattina da parte del lobo anteriore dell’ipofisi.
- Attenzione: bassi livelli di quest’ormone sono associati a distrazione e incapacità di concentrarsi.
- Memoria: stimola la cosiddetta ‘memoria operativa’, cioè quella parte della memoria a breve termine che ci consente di immagazzinare ed elaborare dati e concetti fondamentali nelle nostre attività quotidiane.
- Apprendimento: alti livelli di dopamina sono associati ad un’elevata capacità di apprendimento, favorita anche dalla stimolazione della memoria.
- Sonno: quest’ormone regola il ritmo circadiano dell’organismo, favorendo l’alternanza sonno/veglia.
- Umore: influisce sul tono dell’umore, determinando uno stato di generale benessere psico/fisico.
Infine stimola il sistema endocrino femminile, con effetti positivi sulla amenorrea, migliora significativamente la fertilità.
Agisce sul sistema endocrino maschile favorendo la funzionalità e la prestazione sessuale nei soggetti con disfunzione erettile, eiaculazione precoce e turbe sessuali.