Utilizzata da circa cinquemila anni nella medicina tradizionale cinese, in Italia ha conosciuto un ottimo inizio nel mercato dolciario negli anni Trenta, di cosa parliamo? Della liquirizia ovviamente, potente dissetante, consigliato per disturbi gastrici e per la bassa pressione, scopri di più sul suo utilizzo in questa voce di glossario.
La liquirizia (Glycyrrhiza glabra), è una pianta perenne della famiglia delle Leguminosae. Conosciuta fin dall’antichità per i numerosi benefici che andremo adesso ad elencare, è utilizzata in Asia sin dalla antichità come digestivo, espettorante e antinfiammatorio. Molto utile nella cura della tosse, del mal di gola (le tinture di liquirizia venivano usate dai frati nel XV secolo), masticare la radice di liquirizia aiuta a dissetare ed è utile quando fa molto caldo; è inoltre usata per chi soffre di disturbi gastrici e per depurare il fegato.
La parte della pianta che viene utilizzata sono i rizomi, ricchi in glicirrizina e flavonoidi. Sono questi ultimi ad aiutare la funzione gastrica in presenza di crampi e spasmi addominali.
Chi soffre di pressione bassa può trarre giovamento dal consumo di liquirizia poiché aumenta la pressione del sangue: consiglio utile soprattutto d’estate con il grande caldo. Ovviamente va consumata con parsimonia in caso di ipertensione proprio per la stessa ragione.
Ma le proprietà della liquirizia sono anche a beneficio cutaneo: herpes, psoriasi ed eczema possono trarre giovamento da questa pianta, e in medicina omeopatica viene utilizzata anche per trattare la stipsi.