Con il termine di Lavanda (Lavandula L.) ci si riferisce ad un genere di piante appartenenti alla famiglia delle Lamiaceae che comprende circa 40 specie.
Il nome generico “lavanda” con il quale siamo abituati a chiamare queste piante è stato recepito nella lingua italiana dal gerundio latino “lavare” (che deve essere lavato) pare che faccia all’antica usanza di inserire i fiori di questa pianta nell’acqua per il bagno con lo scopo di profumarla (soprattutto nel Medioevo) e per detergere il corpo.
Un po’ di storia
La pianta, tipica della Provenza, presenta una specifica varietà che prende il nome proprio dalla sua zona di provenienza in quanto è il tipo più diffuso. È un arbusto sempreverde a fusti eretti, non ramificati, la cui sommità è provvista di foglie color verde cinerini, lineari.
I fiori, raggruppati in sottili spighe, sono di un caratteristico colore blu-violetto. Le specie del genere Lavandula sono diffuse nei luoghi rupestri del bacino del Mediterraneo.
Le proprietà della lavanda
La lavanda è conosciuta fin dai tempi più antichi per le sue proprietà antiemetiche, antisettiche, analgesiche, battericide, vasodilatatorie, antinevralgiche, per i dolori muscolari ed è considerata un blando sedativo. L’olio essenziale di lavanda è l’olio eterico più utilizzato in profumeria.
In aromaterapia, viene utilizzata come antidepressivo, tranquillizzante, equilibrante del sistema nervoso, come decongestionante contro i raffreddori e l’influenza. Inoltre viene ritenuta efficace per abbassare la pressione arteriosa, per ridurre i problemi digestivi ed è miscelata con altre sostanza omeopatiche per curare il mal di schiena e il mal d’orecchie.
L’olio essenziale di lavanda è noto per le svariate proprietà terapeutiche, favorisce il relax, agisce come antidepressivo e cicatrizzante.
Si distilla dalle sommità fiorite, ricavandone un liquido viscoso di un carico verde scuro e dall’odore intenso di erba.
È consigliato per curare stati di ansia, insonnia, agitazione, ipertensione e nervosismo, ma anche per combattere infezioni o allergie e soprattutto le diffuse e comuni malattie da raffreddamento: in questi casi è suggerito usare l’olio per via inalatoria. Qualche goccia di olio essenziale, aggiunta nell’acqua del bagno, aiuta a rilassare.
Particolarmente indicato anche per le influenze dei bambini che possono essere curati attraverso un semplice massaggio sulla nuca o sul petto o spargendo qualche goccia dell’essenza sul cuscino.
Per uso cosmetico, se utilizzata nell’ultimo risciacquo, quando si lavano i capelli, oltre che dare un profumo delizioso, aiuta a combattere i capelli grassi.
I fiori di lavanda, contrariamente a tante altre specie, conservano a lungo il loro aroma anche se secchi. È infatti consuetudine mettere dei sacchetti di tela nei cassetti per profumare la biancheria. La pianta, che era già nota agli antichi, veniva usata anche per la preparazione di talismani e portafortuna, legati a pratiche magiche ed esoteriche.
Usi bioterapeutici
La Lavanda possiede proprietà sedative efficaci nella cefalea, nell’emicrania e nell’eretismo cardiaco, ansiolitiche che si esplicano tramite neurotrasmissione serotoninergica ed antistress a livello del sistema nervoso centrale.
Ha attività neuroprotettiva tramite azione antiossidante e antiapoptotica a livello cerebrale. L’effetto neuro-protettivo deriva anche dalla ridotta permeabilità della barriera ematoencefalica con un meccanismo probabilmente correlato all’aumento della difesa antiossidante ed inibizione dello stress ossidativo cerebrale. Ha inoltre attività anticonvulsivante ed antiepilettogeno inducendo aumento di latenza e riduzione di gravità delle crisi.
Migliora i deficit di memoria invertendo la disfunzione colinergica cerebrale ed è efficace nella gestione delle anomalie neurologiche in condizioni di demenza.
Ha proprietà antiossidanti che si mostrano efficaci nel prevenire i danni del sistema riproduttivo nel diabete.
Inoltre ha proprietà colagoghe, coleretiche ed eupeptiche utili nel trattamento della dispepsia e della disappetenza.
Tradizionalmente la pianta è utilizzata come diuretico e spasmolitico.
Migliora la risposta agli stimoli nocicettivi con una specifica attività antinocicettiva ed antiiperalgesica.
Ha proprietà antitrombotiche ed antiaggreganti nei confronti della aggregazione piastrinica indotta da acido arachidonico.
Ha attività antimicrobica nei confronti di Staphylococcus aureus. Juniperus exalsa, e Crisantemo indicum ed attività antibatterica contro entrambi coli Staphylococcus aureus ed Escherichia.
Per uso esterno i fiori di Lavanda sono utilizzati per la detersione delle lesioni cutanee e per uso topico come antalgico nelle affezioni dell’orofaringe.
Tossicità ed effetti secondari: non presenti a dosaggi consigliati.