Negli ultimi anni è divenuto sempre più comune trovare anche al supermercato una spezia dal sapore particolare che ha delle virtù terapeutiche notevoli: stiamo parlando della curcuma. Oltre che come condimento nei nostri piatti, questa viene utilizzata anche in fitoterapia. Quali sono gli importanti benefici della curcuma? Vediamoli insieme in questa voce di glossario.
Un po’ di storia
La curcuma appartiene alla famiglia delle Zingiberaceae e la specie in assoluto più utilizzata in fitoterapia e nella alimentazione è detta Curcuma longa. Il colore della curcuma viene spesso utilizzato sempre nel ramo alimentare come coloante per molti alimenti per dare il tipico colore arancione acceso. Le foglie sono grandi e lunghe da 20 a 45 cm, mentre i fiori sono raccolti in una vistosa pseudo-infiorescenza ricca di grandi brattee verdi in basso e bianche o violacee in alto. La parte utilizzata della pianta è la radice, ovvero un grosso rizoma arancione acceso o giallo, dall’aroma forte.
Proprietà e benefici della curcuma
La curcuma è molto utilizzata tradizionalmente nella medicina tradizionale cinese ma anche nella medicina ayurvedica per le sue proprietà antiinfiammatorie.
Il principio attivo responsabile di questa proprietà è la curcumina: essa ha anche attività analgesica e infatti spesso utilizzata per infiammazioni, dolori articolari, artrosi.
Altre ragioni per cui la pianta è conosciuta da sempre è la sua azione depurativa, è inoltre un efficace epatoprotettore ed antiossidante.
È inoltre una pianta in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi ed ha elevato potere antiossidante; inoltre ha anche un potere cicatrizzante se applicata a livello topico.