Nella cucina romana la cicoria è molto presente: amara, buonissima ripassata in padella. Conosci le sue proprietà terapeutiche? Scoprile con noi in questa voce di glossario!
Un po’ di storia
La cicoria comune (Cichorium intybus L.) è una pianta conosciuta fin dai primissimi tempi della storia umana. Viene citata ad esempio nel Papiro di Ebers (circa 1550 a.C.) e Plinio stesso nei suoi scritti ne parlava in quanto conosciuta nell’antico Egitto; il medico greco Galeno la consigliava contro le malattie del fegato; senza contare tutti i riferimenti in epoca romana.
Proprietà della cicoria
Nelle radici della cicoria sono presenti delle sostanze amare, ma anche zuccheri (contiene tre tipi di zucchero: destrosio, levulosio e pentosipentoso), colina, inulina, potassio, calcio, ferro, acido dicaffeiltartarico, cicorina, tannino, acido cicorico, amido, protidi, vitamine (B, C, K, P).
Vari studi dimostrano che l’inulina riduce notevolmente il rischio di cancro intestinale. Il tannino funziona come astringente, disinfettante, tonico, disintossicante ed ha un leggero effetto antibiotico.
Favorisce la attività fisiologica della colecisti e grazie alla presenza di sostanze amare stimola la digestione, il drenaggio del fegato. Riduce lo stimolo della fame inducendo sensazione di pienezza. Facilita inoltre l’assorbimento del calcio ed altri minerali.
È efficace in presenza di problemi digestivi (dispepsia, stipsi, colon irritabile, flatulenza, meteorismo), disappetenza, sovrappeso, gastrite, epatite, problemi alla cistifellea, enterocolite, vermi intestinali, emorroidi.
Ha proprietà ipoglicemizzanti, lassative (ha proprietà purgative), colagoge (facilita la secrezione biliare verso l’intestino) e cardiotonica (regola la frequenza cardiaca).
Dai fiori si possono estrarre dei liquidi utili per curare alcuni tipi di oftalmie. La polpa della radice può essere utile per alcune infiammazioni (proprietà antiflogistica).
Infine è utile nell’anemia, nell’acne, artrite, astenia, disturbi della milza, depressione, emicrania, stanchezza, febbre, affezioni urinarie.
Per ridurre la glicemia, è utile bere un paio di tazze al giorno di infuso cicoria, o una tazza di decotto prima di cena.
Una tazza di infuso di cicoria prima di cena stimola la digestione ed è consigliata negli stati di nervosismo, astenia, tosse.
Per preparare l’infuso di cicoria mescolare due cucchiai di foglie di cicoria in un litro di acqua bollente e lasciare per 10-15 minuti. Per il decotto, versare una piccola quantità di radice secca di cicoria in un litro di acqua bollente, lasciare raffreddare per circa 15 minuti.
Il succo di cicoria disintossica il corpo: a tale scopo si raccomanda di assumerne 2-3 cucchiai al giorno.
Se necessario, in caso di problemi polmonari, può essere preparato una marmellata a base di radice di cicoria.
Le foglie di cicoria sono efficaci se usate in bendaggi per tagli e contusioni. I cataplasmi possono essere preparati con infusione, in caso di acne, foruncolosi, tagli e lividi.
La Cicoria in fitoterapia
Nella moderna fitoterapia la cicoria viene utilizzata sottoforma di estratti secchi titolati, tisane, decotti, estratti fluidi e tintura madre.
Le dosi di assunzione normalmente consigliate sono pari a: 6 grammi di cicoria in 200 ml di acqua bollente (tisana), 2-6 gocce di estratto fluido di Cicoria (1g = 32 gocce), 40 gocce di Cicoria tintura madre tre volte al giorno.