Hai mai pensato che una sola pianta potesse avere proprietà tanto astringenti quanto antinfiammatorie ed antiemorragiche? È l’amamelide, scopriamone insieme i numerosi impieghi!
Amamelide: storia, impieghi e curiosità
L’amamelide è una pianta originaria dell’America settentrionale e possiamo trovarla in prevalenza lungo la costa orientale e praticamente in ogni foresta umida di Canada e Stati Uniti. Già gli indiani d’America ne facevano un largo uso, tanto per motivi medici che spirituali. Erano infatti loro note non solo le sue eccezionali capacità cicatrizzanti ma trovava largo impiego, in congiunzione con numerose altre erbe, nei riti sciamanici divinatori e propiziatori.
È stata introdotta in Europa solo nel corso del diciottesimo secolo come pianta ornamentale mentre la scoperta delle sue capacità medicinali è decisamente recente. Solo agli inizi del ‘900 infatti cominciò ad essere impiegata in campo terapeutico per le notevoli proprietà astringenti ed emostatiche.
Proprietà dell’amamelide
I vari principi attivi della pianta sono estratti prevalentemente da foglie e corteccia, ricche di tannini e flavonoidi, e trovano impiego tanto interno quanto esterno. Gli utilizzi dell’amamelide sono i più vari; per le sue proprietà antiemorragiche e astringenti in caso di insufficienza venosa, nella cura delle emorroidi, contusioni, infiammazioni e diarree acute.
Un importante impiego è quello in campo ginecologico per la cura di dismenorrea, flusso anomalo, dolori mestruali e vari disturbi della menopausa. A livello locale viene utilizzata per la cura di pelle e mucose in caso di abrasioni, gengiviti e congiuntiviti. L’estratto idroalcolico sembra inoltre molto efficace nella cura dell’herpes simplex. Possiamo trovare l’amamelide sotto diverse forme di preparazione: per uso interno sia come tintura madre che come decotto e infuso, per uso esterno sotto forma di pomata, crema e unguento.
Pur essendo considerata un rimedio sicuro, la sua assunzione per uso interno non deve essere prolungata perché può causare irritazioni della mucosa gastrica oltre che forte stipsi.