L’aglio (Allium sativum L.) è una pianta a bulbo della famiglia delle Amaryllidaceae, utilizzata principalmente come condimento, ma che è conosciuta per le proprietà terapeutiche scientificamente riconosciute. È ad esempio molto indicato per raffreddori e malattie del sistema respiratorio. Vuoi sapere quali sono le sue proprietà? Continua a leggere con noi questa voce di glossario!
Aglio: storia e curiosità
È una pianta originaria dell’Asia (Siberia sud-occidentale), velocemente diffusasi nel bacino mediterraneo e già conosciuta nell’antico Egitto. Il suo odore caratteristico è dovuto a numerosi composti organici di zolfo tra cui l’alliina ed i suoi derivati, come l’allicina ed il disolfuro di diallile.
In Italia la coltivazione dell’aglio è molto diffusa tanto che sono conosciute molte varietà caratteristiche:
- Aglio di Caraglio – (aj ‘d Caraj), L’aglio di Caraglio, un paese della provincia di Cuneo, è un aglio dal caratteristico aroma delicato. La caratteristica è data dal clima e dai terreni calcarei, dolomitici e cristallini delle montagne della Valle Grana. È stato creato, nel 2009, un Consorzio di tutela e valorizzazione.
- Piacentino bianco
- Aglio rosso di Sulmona – una delle poche varietà italiane se non l’unica che va in fiore.
- Aglio di Vessalico (bianco).
- Serena
- Aglio rosso di Nubia – L’aglio rosso di Nubia, una frazione di Paceco (Trapani). Il bulbo è costituito tipicamente da dodici bulbilli o spicchi, con le tuniche esterne bianche e le tuniche interne di colore rosso vivo. Molto intenso e profumato.
- Aglio di Voghiera (Fe), di sapore delicato.
- Aglio di Resia – L’aglio della Valle di Resia presenta un bulbo di piccole dimensioni, rossastro. I bulbilli sono dotati di odore e sapore più accentuato degli agli normalmente in commercio.
Per coltivare l’aglio, bisogna prima dividerlo in spicchi uguali e poi piantarli uno a uno con la punta dello spicchio rivolta verso l’alto. Si pianta nello strato attivo del terreno.
La pianta non ama il freddo autunno-invernale. Allora comincia ad afflosciarsi, fino a seccarsi del tutto. È quindi nel periodo autunno invernale che il tubero sotterraneo andrebbe raccolto. I bulbi che invece si lasciano in loco, torneranno a vegetare l’anno seguente, con i primi caldi.
Le proprietà dell’aglio
Le proprietà curative dell’aglio sono numerose e ben conosciute:
- Antiipertensivo (combatte la pressione alta, particolarmente utile nel periodo freddo)
- Antielmintico (gli elminti sono una classe di vermi che possono parassitare l’intestino)
- Antiossidante grazie alla ricchezza in solfuri, selenio, vitamine dei gruppi B e C
- Combatte raffreddore e influenza
- Antitumorale (in vitro) grazie alla presenza di ajoene e disolfuri
- Antitrombotico dato che l’ajoene ha anche azione antiaggregante piastrinica
- Chelante, poichè i composti solforati presenti tra le molecole dell’aglio si legano stabilmente alle molecole di mercurio, piombo e cadmio presenti nell’organismo, e ne favoriscono la eliminazione.
L’uso dell’aglio crudo tritato finemente sui cibi come sughi, carne ed insalate è un ottimo coadiuvante in presenza di ipercolesterolemia, bronchiti catarrali, elmintiasi (nei bambini e negli animali).
Ha inoltre azione anti batterica, è un ottimo stimolante digestivo e diuretico.
Può essere consumato crudo, preferibilmente appena tagliato in quanto alcuni principi attivi sono molto volatili, cotto, sotto forma di infuso (dai 5 ai 10 g in un litro di acqua), decotto (10-15 g.) per un’azione antisettica.
In alternativa può essere assunto sotto forma di integratore (titolato all’1% o superiore in alliina, 1 grammo al giorno per adulto).
L’unico inconveniente è costituito dalla pesante nota olfattiva che lascia quando viene consumato fresco. Per attenuare in parte tale effetto, amplificato dalla contusione del bulbo, conviene privarlo del piccolo germoglio verde che contiene, facilmente rimovibile.