L’Osteopatia è una eccellente risorsa nella prevenzione e nella cura dei problemi di salute ricorrenti tipici della stagione invernale. L’obiettivo principale dell’Osteopatia è la ricerca attenta della salute all’interno dell’organismo della persona come preziosa risorsa per il benessere generale. Sei curioso di sapere come? Leggilo con noi in questo articolo!
A differenza della medicina allopatica classica, che previene e cura agendo sugli aspetti evidenti della malattia e sui sintomi ad essa collegati, l’Osteopatia stimola e favorisce il ripristino della risorse fisiologiche della persona, il che costituisce il presupposti per uno stato di salute sano.
L’approccio metodologico della medicina olistica (dal greco όλος, cioè “la totalità”), ambito che include l’Osteopatia, si occupa della analisi della realtà biologica compatibilmente con l’insieme della persona in tutti i suoi aspetti, ed è strettamente legato alla persona ed alla sua condizione generale. Da tale analisi scaturisce l’azione terapeutica preventiva o curativa.
Gli aspetti della fisiologia maggiormente coinvolti nel periodo invernale sono il sistema immunitario e le sue relazioni con l’apparato respiratorio, milza, sistema nervoso autonomo ed apparato digerente, e tutto ciò che attiene alla testa intesa come cranio e visceri in essa contenuti, che sono particolarmente esposti.
Un approccio di notevole impatto è costituito dalla terapia craniale, che facilita il drenaggio dei seni frontoetmoidali e mascellari ed ottimizza la circolazione arteriosa e venosa encefalica, la circolazione del liquor sia a livello cerebrale che midollare.
L’approccio terapeutico è dolce, particolarmente adatto anche per i bambini e le persone anziane, efficace per limitare la assunzione di farmaci esclusivamente ai casi in cui sono indispensabili.
Qì Gōng: approccio dolce al movimento e alla respirazione
Il Qì Gōng consiste in una serie di pratiche e di esercizi che attinge alla sapienza millenaria della medicina tradizionale cinese e in parte alle arti marziali, che prevede la meditazione, la concentrazione mentale, il controllo della respirazione associati all’esercizio fisico. Il qi gong è uno strumento prezioso per aiutare il mantenimento della buona salute e del benessere fisica, mentale psicologica e spirituale, tramite la cura e l’accrescimento della propria energia interna (il Qi).
Il termine 氣 (pinyin qi) significa sia aria sia spirito, esprimendo così un concetto di “soffio vitale“, con un’accezione simile a quella del greco antico pnéuma (πνεῦμα) e del sanscrito prana (प्राण). Il termine 功 (pinyin gōng) significa tecnica o abilità. Il termine completo qi gong vuol dire quindi “tecnica del respiro” o “tecnica dello spirito”, indicando l’arte di far circolare l’aria nel modo più adatto per raggiungere e mantenere il benessere psicofisico.
Il qi gong si può praticare in modo statico oppure in movimento e prevedere movimenti prefissati (qi gong energia lavoro). In Cina, molte forme di qi gong tradizionale sono collegate con la medicina, con correnti filosofiche come il taoismo, il buddismo e con le arti marziali.
Nel nostro caso utilizziamo il qi gong per migliorare il benessere del corpo e dello spirito, avvalendoci delle tecniche di respirazione e di movimento per gestire in modo più ampio le nostre risorse personali e preparandoci a gestire al meglio gli eventuali problemi che potenzialmente possono insorgere nella stagione invernale.
La saggezza della medicina cinese ci propone intanto i comportamenti da tenere nella stagione invernale:
- I tre mesi invernali sono chiamati: chiudere e tesaurizzare; l’acqua gela, la terra si screpola; nessuno stimolo viene più dallo Yang. Ci si corica presto, ci si alza tardi, ci si rimette per tutto alla luce del sole.
- Si esercita il volere come sotterrati, come nascosti, come rivolti solamente verso di sé, come occupati a possedersi. Si sfugge il freddo, si ricerca il calore, non lasciando sfuggire nulla attraverso gli strati della pelle, per paura di essere pericolosamente sforniti dei propri soffi. Così ci si conforma ai soffi dell’inverno, via per il mantenimento della tesaurizzazione della vita.
- Andare controcorrente porterebbe danno ai reni; causando, in primavera, invalidità e reflussi, per insufficiente apporto dell’impulso vitale”.
Inoltre dice anche a cosa si va in contro se non ci si conforma a tali regole: “Se si va contro i soffi dell’inverno, lo Shao Yin non tesaurizzerà, i soffi dei Reni saranno impotenti in profondità”.
Esercizi di qi gong per l’inverno
L’inverno è la stagione in cui lo yin è al culmine e il freddo è massimo. Lo yin presiede al riposo e nella natura la vegetazione dorme. Analogamente nell’uomo, lo yangqi va in riserva, mentre lo yin è fiorente al massimo.
Gli esercizi di qi gong stagionale da praticare in inverno agiscono sul rene e sulla vescica; servono a vivificare lo yang del corpo e a frenare lo yin, che in questo periodo tende ad essere in eccesso, per equilibrarli e prevenire le malattie.
Il rene è l’organo che tiene in riserva il jing, l’energia essenziale; la vescica partecipa al metabolismo dei liquidi.
Se l’essenza del rene è insufficiente, la testa è confusa e possono esserci vertigini e acufeni, lo spirito è stanco, il corpo e gli arti sono freddi e i movimenti sono lenti. In questo periodo agire sui meridiani di rene e di vescica serve ad equilibrare lo yin e lo yang, a riportare il jing ad una quantità sufficiente, a scaldare e nutrire gli organi e i visceri, i tendini e le ossa, per meglio resistere alle influenze nocive del clima.
Qualche esercizio per l’inverno
Gli esercizi invernali comprendono 5 esercizi dinamici e uno statico, detto Dahan – Grande freddo, che prende il nome dal ventiquattresimo periodo dell’anno cui corrisponde.
Eseguire l’esercizio Dahan – Grande freddo presuppone di avere già raggiunto una discreta maestria nell’esecuzione degli esercizi dinamici che si susseguono nel corso dell’anno.
Mente e corpo partecipano simultaneamente e si è ormai in grado di “entrare nella quiete”, di praticare gli esercizi in modo rilassato e naturale, di concentrarsi con la mente senza tensioni, di aderire cioè pienamente alla massima “il saggio guarda ma non vede, ascolta ma non sente”.
Lidong (Inizio d’autunno: 8-22 Novembre)
Obiettivi dell’esercizio: meridiani di rene e vescica.
Posizione di partenza: seduti a gambe incrociate con il palmo della mano sinistra appoggiato sul ginocchio sinistro (il pollice stimola il punto yingu – R10) e quello della mano destra sulla faccia volare (interna) del gomito (con pressione sul punto chize – P5).
Descrizione dell’esercizio: inspirare e, premendo la mano sinistra sul gomito destro, ruotare verso sinistra il tronco e le spalle. Si espira, tornando in centro. Ripetere specularmente a sinistra e a destra, da ogni lato 12-24 volte.
Effetti terapeutici: l’esercizio rafforza la circolazione energetica dei meridiani di rene e vescica, per facilitare l’adattamento dell’organismo al freddo dell’inverno.
È utile nella prevenzione e cura dei dolori articolari, tendinei e ossei degli arti, nel respiro affannoso e nei disturbi della minzione.
Xiaoxue (Piccola neve: 23 Novembre-7 Dicembre)
Obiettivi dell’esercizio: meridiani di rene e di vescica.
Posizione di partenza: in piedi, eretti in modo naturale.
Descrizione dell’esercizio: incrociare i piedi, ponendo il destro davanti al sinistro (entrambi ben aderenti al suolo), sollevare le braccia lateralmente all’altezza delle spalle, tenendo il palmo delle mani in basso. Inspirando, il braccio e la mano sinistri rimangono distesi, mentre il gomito destro si piega e il polso si avvicina alla spalla destra. Poi, il braccio destro si distende e il sinistro si piega; si ripete 12-24 volte. Successivamente, si ripete un uguale numero di volte nella posizione esattamente speculare delle gambe e delle braccia.
Effetti terapeutici: l’esercizio , che rafforza le funzioni di trasformazione e trasporto dell’ energia nei meridiani di rene e vescica, è indicato per trattare i dolori reumatici, ma anche per l’inappetenza, il prurito e la tosse.
Daxue (Grande neve bianca: 8-21 Dicembre)Grande neve bianca (8-21 dicembre)
Obiettivi dell’esercizio: meridiani di rene e di vescica.
Posizione di partenza: seduti a terra con le gambe unite e piegate davanti al tronco eretto.
Descrizione dell’esercizio: appoggiate le mani sulle ginocchia, si distendono le gambe in avanti e si espira; poi si flettono i piedi, si ripiegano le gambe e si inspira. Il tronco accompagna il movimento delle gambe. Ripetere l’intera sequenza 12-24 volte.
Effetti terapeutici: l’esercizio potenzia l’attività dei meridiani di rene e vescica per fare barriera contro l’aggressività del vento e del freddo esterno. È indicato nella prevenzione e terapia dei dolori lombari e degli arti inferiori.
Dongzhi (Solstizio d’autunno: 22 Dicembre-5 Gennaio)
Obiettivi dell’esercizio: meridiani di rene e di vescica meridiani di rene e di vescica.
Posizione di partenza: seduti a gambe incrociate con il piede destro sopra e il sinistro sotto. La mano sinistra è appoggiata sul piede destro in modo che il pollice stimoli il punto zhaohai (R6).
Descrizione dell’esercizio: inspirando, il braccio destro sale di lato e in alto e la mano rivolge il palmo verso il cielo. Espirando, il braccio scende. Si ripete per 12-24 volte. Poi, cambiato l’incrocio delle gambe, si ripete l’esercizio specularmente ancora per 12-24 volte.
Effetti terapeutici: l’esercizio rafforza sia la funzione protettiva svolta dal meridiano di vescica a livello della superficie corporea, che è yang, sia quella di sostegno delle funzioni vitali, rette all’interno dal rene che è yin. È indicato nei dolori degli arti, nei ristagni di cibo nello stomaco e negli intestini, causati dal freddo.
Xiaohan (Piccolo freddo: 6-26 Gennaio)
Obiettivi dell’esercizio: meridiani di rene e di vescica.
Posizione di partenza: accovacciati con il ginocchio sinistro al suolo e il gluteo appoggiato sul tallone sinistro, a caviglia flessa. La gamba sinistra è piegata con il piede posato a terra; le braccia sono distese lungo il corpo, con le dita delle mani al suolo.
Descrizione dell’esercizio: distendere in avanti (parallela al terreno) la gamba destra, a caviglia flessa ed espirare; poi si ripiega la gamba e si inspira. Ripetere l’esecuzione 12-24 volte da ogni lato.
Effetti terapeutici: l’esercizio, che equilibra l’energia e il sangue nei meridiani yin e yang, è soprattutto utile alle persone anziane con il fisico indebolito.
Dahan (Grande freddo: 21 Gennaio – 4 Febbraio)
Obiettivi dell’esercizio: yin e yang di tutto il corpo.
Posizione di partenza: seduti con tre possibili varianti:
– a gambe incrociate
– a fior di loto
– a semiloto
Descrizione dell’esercizio: può essere di tre tipi: “Ritorno al grande uno”, “Trasporto per tutto il cielo”, “Visione interiore”. Sono tutti esercizi statici di qi gong interno (nei gong), in cui si pone particolare attenzione alla posizione del corpo, che deve favorire la concentrazione, al tipo di respirazione che deve aiutare la circolazione dell’energia interna, al lavoro mentale che senza sforzo e in modo naturale ricerca la quiete. Quiete che si raggiunge con l’allenamento, sgombrando completamente la mente dai pensieri e il cuore da ogni emozione.
Effetti terapeutici: la salute migliora solo quando si arriva a dimenticare il proprio corpo e la posizione in cui si è. Si riesce lentamente a sperimentare lo stato di quiete e la mente gode di un riposo perfetto. Segue gradualmente una sensazione di distensione e di benessere globale.